I telefonini pió strani rilasciati al mondo un po’ di storia

Ogni prodotto o servizio ha avuto il suo periodo di sperimentazione, ed in un certo senso anche i cellulari rientrano in questa categoria. Hanno potuto godere di parecchi cambi generazionali, fino ad arrivare alla loro forma definitiva dello Smartphone. Questo campo sta ora iniziando a cambiare lentamente, con una maggiore adozione dei prodotti Foldable, ma cosa abbiamo visto anni prima? Quali sono stati quei modelli che hanno cercato di cambiare le nostre abitudini, fallendo per le loro strambe forme e funzioni?

Microsoft Kin

Rilasciato nel 2010, il Microsoft Kin era uno strano esperimento commerciale della casa, il quale obiettivo era di cercare di apparire unici ed originali. Il Kin si basava su KIN OS, il quale a sua volta era preso sulle forme di ciò che sarebbe stato annunciato come Windows Phone 7. Si trattava d’un telefonino a tutto tondo, con una tastiera QWERTY integrata a scorrimento. Tutti questi aspetti hanno però reso evidente che non bisogna rendere un cellulare originale, ma anche conveniente per l’utente. Appena un anno dopo la linea del Kin è stata messa fuori produzione.

Motorola BackFlip / Motus

In un tentativo d’integrare sia una tecnologia da Smartphone che anche quella d’una produzione propria, la Motorola decise di creare questo cellulare chiamato BackFlip nel 2010. Questo prodotto aveva a disposizione un po’ tutto quello che rendeva uno Smartphone normale – eccetto che era presente anche una tastiera che poteva essere mossa in una certa serie di direzioni. Quando questa era a riposo però, rimaneva con i tasti scoperti dietro al cellulare. Una scelta che ovviamente ha avuto numerose critiche, senza mancare anche il resto che non era proprio al top della gamma per l’epoca.

Toshiba G450

Nel 2008 la Toshiba ha deciso di ridurre le dimensioni d’un cellulare così tanto, che al giorno d’oggi è facile da confondere con un lettore MP3 d’un epoca passata. Il G450 era capace di funzionare anche per questo scopo, ovviamente, ed era facilissimo da operare per via del suo innesto USB. Quindi in un certo senso, faceva tutto ciò, ed era anche un telefonino. Quel che contribuiva alla sua strana forma era la tastiera a due livelli, due cerchi nel quale si poteva digitare il numero da chiamare. Decisamente strano, estremamente portatile, ma che non ha fatto il successo sperato.

Siemens Xelibri

Anche se con questo non intendiamo indicare proprio un singolo cellulare, la serie Xelibri rilasciata nel 2003 ha dimostrato che se un telefonino può essere strano…può essere anche alieno nelle sue forme a la logica. La serie Xelibri è stata inaugurata in 8 modelli, quasi tutti da collezionare: seppure il primo, il quinto ed il settimo sono comparsi come modelli abbastanza “normali”, tutto il resto ha qualcosa di originale nel Design. Ad esempio lo Xelibri 3 è un cellulare a medaglione, e lo Xelibri 8 è a forma d’omino, sempre con un laccio per appenderlo dove desiderato. Il 6 nemmeno si è risparmiato molto, considerando che è a forma tonda, preso dalle forme d’uno specchietto per il trucco. Per buona parte la serie Xelibri è composta da cellulari difficili da usare, ma con un look decisamente bizzarro.

I telefonini pió strani rilasciati al mondo un po’ di storia

Ogni prodotto o servizio ha avuto il suo periodo di sperimentazione, ed in un certo senso anche i cellulari rientrano in questa categoria. Hanno potuto godere di parecchi cambi generazionali, fino ad arrivare alla loro forma definitiva dello Smartphone. Questo campo sta ora iniziando a cambiare lentamente, con una maggiore adozione dei prodotti Foldable, ma cosa abbiamo visto anni prima? Quali sono stati quei modelli che hanno cercato di cambiare le nostre abitudini, fallendo per le loro strambe forme e funzioni?

Microsoft Kin

Rilasciato nel 2010, il Microsoft Kin era uno strano esperimento commerciale della casa, il quale obiettivo era di cercare di apparire unici ed originali. Il Kin si basava su KIN OS, il quale a sua volta era preso sulle forme di ciò che sarebbe stato annunciato come Windows Phone 7. Si trattava d’un telefonino a tutto tondo, con una tastiera QWERTY integrata a scorrimento. Tutti questi aspetti hanno però reso evidente che non bisogna rendere un cellulare originale, ma anche conveniente per l’utente. Appena un anno dopo la linea del Kin è stata messa fuori produzione.

Motorola BackFlip / Motus

In un tentativo d’integrare sia una tecnologia da Smartphone che anche quella d’una produzione propria, la Motorola decise di creare questo cellulare chiamato BackFlip nel 2010. Questo prodotto aveva a disposizione un po’ tutto quello che rendeva uno Smartphone normale – eccetto che era presente anche una tastiera che poteva essere mossa in una certa serie di direzioni. Quando questa era a riposo però, rimaneva con i tasti scoperti dietro al cellulare. Una scelta che ovviamente ha avuto numerose critiche, senza mancare anche il resto che non era proprio al top della gamma per l’epoca.

Toshiba G450

Nel 2008 la Toshiba ha deciso di ridurre le dimensioni d’un cellulare così tanto, che al giorno d’oggi è facile da confondere con un lettore MP3 d’un epoca passata. Il G450 era capace di funzionare anche per questo scopo, ovviamente, ed era facilissimo da operare per via del suo innesto USB. Quindi in un certo senso, faceva tutto ciò, ed era anche un telefonino. Quel che contribuiva alla sua strana forma era la tastiera a due livelli, due cerchi nel quale si poteva digitare il numero da chiamare. Decisamente strano, estremamente portatile, ma che non ha fatto il successo sperato.

Siemens Xelibri

Anche se con questo non intendiamo indicare proprio un singolo cellulare, la serie Xelibri rilasciata nel 2003 ha dimostrato che se un telefonino può essere strano…può essere anche alieno nelle sue forme a la logica. La serie Xelibri è stata inaugurata in 8 modelli, quasi tutti da collezionare: seppure il primo, il quinto ed il settimo sono comparsi come modelli abbastanza “normali”, tutto il resto ha qualcosa di originale nel Design. Ad esempio lo Xelibri 3 è un cellulare a medaglione, e lo Xelibri 8 è a forma d’omino, sempre con un laccio per appenderlo dove desiderato. Il 6 nemmeno si è risparmiato molto, considerando che è a forma tonda, preso dalle forme d’uno specchietto per il trucco. Per buona parte la serie Xelibri è composta da cellulari difficili da usare, ma con un look decisamente bizzarro.

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